Il Comune di Ferentino
Origini e Struttura
Parte I
Si ignora la data in cui il Comune di Ferentino venne istituito; tuttavia l'Archivio Storico Comunale e Notarile "Antonio Floridi" conserva un documento molto importante per datare con corretta approssimazione tale evento. Eugenio III nel 1151,il 23 luglio da Segni, ordinò alsindaco di Ferentino di restituire quanto indebitamente preso agli abitanti di Selva Molle. La carica di sindaco, cui fa riferimento il privilegio solenne di Eugenio III, non corrisponde alla suprema carica comunale odierna, indicando nel Medioevo un funzionario con mansioni finanziarie e di controllo; ma è comunque importante notare che, se alla metà dei XII secolo in Ferentino esisteva una carica di tal genere, la realtà comunale era ormai un dato di fatto. Sicuramente durante la Lotta per le Investiture (XI-XII sec.) il controllo papale sui Ferentino, in qua ecclesia potestatem ponit (G. ERMINI, Le relazioni fra la Chiesa e i comuni della Campagna e della Marittima in un documento del sec. in ASRSP, 48 (1925), pp. 171-200) ,che faceva parte con il suo territorio dello Stato della Chiesa, si allentò, permettendo l'emergere di forze locali e autonomistiche, preludio questo dei sorgere dei Comune Medievale.
Il Comune di Ferentino nei XIII secolo è ormai costituito, come attestano fonti dirette e indirette e presenta la struttura sociale tipica delle istituzioni cittadine medievali. Nel contesto comunale si evidenziavano le due classi sociali dei milites, o aristocratici, e dei populares (pedites), o borghesi; a capo della municipalità erano i consoli, in numero di quattro, che rimasero la suprema magistratura cittadina fino alla metà dei secolo (1264), quando in conseguenza di un colpo di forza di due nobili ferentinati, Landone di Montelongo e suo figlio Orlanduccio, postisi a capo dei partito dei populares, il comando nel Comune venne attribuito al capitano del popolo. Il radicale cambiamento dll'istituzione comunale provocò l'intervento dei pontefice Urbano IV, che ripristinò il regime consolare, ma fu un intervento dì breve durata perché già nei 1267 il capo del Comune è definito podestà.
L'articolazione delle cariche comunali e la descrizione della struttura dell'Ente vengono descritte negli statua Civitatis Ferentini, il cui codice pergamenaceo della metà dei XV sec. (conservato nella Biblioteca dei Senato, ms. 89, edizione critica a cura di MARCO VENDITELLI, Roma 1988) risulta esemplato su una copia più antica andata perduta. Secondo l'ordinamento fssato dal primo libro degli Statuta a capo dei Comune era il podestà con funzioni di arbitrato sulla vita politica e amministrativa della città (libro 1, rubrica VII). A fanco dei podestà gli altri detentori dei potere amministrativo gli officiales (ufficiali). Le cariche amministrative erano distinte in maggiori e minori. Tra gli ufficiali maggiori (officiales in capite) erano annoverati, oltre ai domini octo (revisori della struttura normativa dei Comune), gli antecedenti degli odierni assessori, successivamente denorninati priori, il camerarius o camerlengoo (tesoriere dei Comune), ì sindicatores (revisori dei conti), il segretario secretarius) con funzioni giudiziarie e di notaio dei Comune, il bargello con le sue milizie a difesa dei Comune. Gli ufficiali minori comprendevano i viari, i paceri, i grasceri, gli apprezzatri. Il 15 agosto 1512 il Consiglio generale fu limitato a 100 consiglieri elletti in numero di 25 per quartiere.
I quattro quartieri eano i seguenti: Quartiere di Porta Montana, Quartiere di Porta Sanguinaria, Quartiere di Porta del Borgo (o S. Agata), Quartiere di Porta Posterula (o S. Francesco).